venerdì 16 aprile 2010

CENTRALE a BIOMASSE: SI DECIDE!

Con la serata dell’8 Aprile, a cui hanno partecipato anche Giampiero Godio, responsabile settore energia Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Michele Bertolino responsabile area rifiuti Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, il circolo Legambiente di Villafranca si è proposto due scopi.
Da un lato l’intenzione era quella di informare in merito alla situazione della questione “centrale a biomasse” dopo gli incontri con la ditta Comat che dovrebbe realizzare l’impianto, incontri chiesti dalla stessa Comat dopo l’ulteriore ricorso al TAR presentato da Legambiente.
D’altro lato si voleva riflettere insieme su una scelta sempre alquanto difficile, ossia quella del maggior bene possibile. In concreto, partendo dal presupposto che permane la ferma convinzione che esistano, sia in ambito globale che locale, possibilità di produrre energia da fonti rinnovabili meno impattanti per l’ambiente rispetto alla costruzione di una centrale a biomasse, ci si è voluti confrontare sulla possibilità di un accordo con la ditta Comat che preveda la riduzione della potenza della centrale da tre a un MWE, la costituzione di un “gruppo di controllo locale” e il ritiro del ricorso al TAR da parte di Legambiente, in alternativa al proseguimento dell’azione legale.
A dimostrazione del fatto che non sempre l’ individuazione e la scelta del bene migliore sia facile, l’assemblea non ha preso ancora alcuna decisione su questo punto e ci si è presi ancora un po’ di tempo per riflettere. Ci incontreremo martedì 20 aprile alle ore 21 presso la sede CGIL in via San Francesco d´Assisi per decidere.
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3 commenti:

  1. Percome si sono messe le cose l'idea di un "gruppo di controllo locale" la vedo come una soluzione piena di incognite.
    Lascierei in piedi il ricorso al TAR aspettando di vedere se COMAT rilancia.
    ciao
    gianfranco

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  2. Personalmente anch'io ritengo utile mantenere il ricorso al TAR fino alla decisione da parte di COMAT di valutare o meno il comitato di controllo e la partecipazione pubblica. Fino a quando non si fa vivo il partner finanziario e anche questi non si siede al tavolo delle trattative ritengo inutile qualsiasi nostra decisione.
    Ritengo che temporizzare al momento sia la strada migliore, dando piena disponibilità al confronto, per evitare atti di forza o l'interruzione delle trattative. Non affiderei tutte le nostre residue speranze al giudizio del tribunale.

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  3. Gianfranco dice bene!
    Il ricorso va tenuto sicuramente in piedi. Non possiamo permetterci di eliminare l'unica spina nel fianco di COMAT, che l'ha costretta a scendere a patti con legambiente.
    Non affiderei tutte le nostre speranze: la nostra strategia deve essere quella dell'attesa.
    Personalmente, infatti, temporeggerei ancora fino a quando COMAT non individua il partner finanziario da coinvolgere nell'investimento: la sua opinione al riguardo condizionerà la linea dell'intera società veicolo che gestirà l'impianto. Manteniamo aperte le trattative perchè anche se non ci sono garanzie sulla loro affidabilità, rimane pur sempre l'arma migliore per difenderci. Ritengo che lo scontro "frontale" non potrà che vederci sconfitti.

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